Come funziona AdWords? Risultati organici e a pagamento
La prima cosa da chiarire è che, ogni volta che si ricerca una frase o parola su Google (query), il motore di ricerca restituisce due serie di risultati: sulla sinistra, ci sono i risultati cosiddetti organici che premiano i siti più pertinenti con la ricerca e meglio posizionati, sulla destra (e in alto in un box solitamente colorato) invece figurano le pubblicità a pagamento, gli annunci di Adwords. A differenza dei risultati organici, più difficili da ottenere e per cui è richiesto un lavoro di mesi se non anni, chiunque può comparire negli annunci di Google: basta pagare. Lì, infatti, primeggia chi offre di più per la singola keyword proponendo annunci di qualità.
Adwords funziona infatti come un’asta – se l’azienda A offre 1,40 euro per comparire con la parola “vendita scarpe”, mentre B offre 1,20 euro e C 1,50 euro, l’ordine di posizionamento sarà C – A – B – ma ha anche un meccanismo premiante chiamato AD Rank. Migliore è la campagna (il sistema assegna un punteggio ad ogni parola chiave inserita), dalla composizione degli annunci alla scelta delle keyword e della landing page (pagina dove l’utente atterra dopo aver cliccato sull’annuncio), più alto è il punteggio e, in maniera proporzionale, minore la spesa.
E’ qui che entra in gioco la consulenza. Un esperto consulente AdWords crea campagne ad alto punteggio di qualità e landing page efficienti, sfruttando al massimo il budget disponibile e alzando il tasso di conversione.
Come iniziare una Campagna Pay Per Click con Google Ads
Il funzionamento è semplicissimo. E’ sufficiente creare un account Google e creare una campagna pubblicitaria Pay per Click. Dopodiché si scrivono dei brevi annunci pubblicitari che devono attrarre l’attenzione dell’utente e indurlo a cliccare sul tuo annuncio piuttosto che su quello del tuo competitor. Spesso, infatti, è l’annuncio a far la differenza: in poche righe bisogna essere accattivanti e convincenti.
Preparati gli annunci, ecco una fase fondamentale, la scelta delle keywords (da qui il termine Keywords Advertising). Più keywords vengono selezionate, più volte apparirà l’annuncio, visto che sarà visualizzato in un maggior numero di ricerche. Ma attenzione: scegliere parole chiave irrilevanti si rivelerà soltanto una perdita di tempo e denaro, perciò è bene valutare le keywords realmente pertinenti e che generano traffico perché vengono ricercate dagli utenti interessati a tuoi prodotti e/o servizi.
Dopo questo passaggio, s’imposta il budget generale e quello giornaliero, ovvero quanto si desidera investire nella campagna, e il budget fissato per ogni keyword. Google comunica la cifra necessaria per essere visualizzati in prima pagina, ma poi sta all’inserzionista valutare quanto offrire per ciascuna parola per essere davanti a tutti, poiché il pagamento viene effettuato soltanto quando un utente clicca realmente sull’annuncio (da qui il termine “Pay per Click”).
E questo è soltanto una piccola parte di Google Adwords dedicata alla rete di ricerca. Esistono altre tipologie di campagne, quali Google Shopping (annunci con testo e immagini ideali per gli ecommerce), Display (compaiono su altri siti web aderenti al circuito Adsense), Remarketing (per reintercettare gli utenti che hanno già visitato il tuo sito).
Il Ctr e la Conversione
Questo è dunque un grande vantaggio delle campagne di Adwords. A differenza dei canali pubblicitari tradizionali, si paga solamente se l’utente giunge sul sito web, mentre la semplice visualizzazione sui risultati di destra non costa nulla.
La percentuale di utenti che clicca sull’annuncio rispetto al totale di quelli che lo visualizzano è stata denominata CTR. Tramite il CTR è possibile stabilire quanto sia realmente proficuo un annuncio e il suo costo reale; perciò, Adwords consente di valutare quanto abbia fruttato l’investimento nella campagna, un dato impossibile da ottenere con altre forme di pubblicità. Senza considerare che è possibile creare più annunci e coprire centinaia di ricerche con una sola campagna visibile in tutto il mondo: le sue potenzialità sono dunque infinite.
Ma non finisce qui, perché con un’altra opzione, chiamata “conversione”, è possibile analizzare ancora a più fondo la validità dell’investimento. La conversione è il raggiungimento dell’obiettivo prefissato dal sito web. Ad esempio, la conversione di un negozio on line di scarpe sarà vendere calzature. Quello di un sito che fornisce allestimenti per furgoni sarà una richiesta preventivo giunta a buon fine. Grazie ad Adwords, è possibile stabilire qual è la conversione e valutare poi il tasso percentuale sul totale, calcolando poi il suo costo. In poche parole, riprendendo l’esempio di poco fa, se una conversione è costata 5 euro e il prezzo medio di un paio di scarpe è 50 euro a fronte di 100 pezzi venduti, ogni singola conversione avrà fruttato 5000 euro a fronte di un investimento di 250 euro. Perciò, il guadagno netto sarà di 4750 euro: questo basta per far comprendere le potenzialità di questo strumento che permette di essere primo su Google e cliccato da tutti i luoghi del mondo, 24 ore su 24, nel momento stesso in cui decidi di far questo piccolissimo investimento.