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La fase di analisi e scoperta del target è un tassello imprescindibile di ogni strategia di Facebook e Social Media Marketing. Individuare le buyer personas attraverso ricerche di mercato, sondaggi o strumenti aziendali quali i database clienti, rappresenterebbe l’approccio ideale. Spesso però, specie in realtà aziendali medio-piccole, non esiste questa tipologia d’informazioni, oppure non viene sfruttata al meglio.
Come puoi utilizzare Facebook per conoscere meglio i tuoi potenziali clienti? Fino a poco tempo fa, insieme a Audience Insights, c’era Facebook Graph Search. Uno strumento che però ha smesso di funzionare nel 2018, senza alcun annuncio ufficiale da parte di Menlo Park.
Aspetta però, non andartene! La funzionalità è stata soppiantata da un nuovo motore di ricerca interno, disponibile anche in italiano, che vedremo fra poco. Quindi continua a leggere per scoprire che utilizzo farne al posto della defunta Graph Search.
In questo Articolo:
Scrivendo nella barra in alto di Facebook, puoi ricercare all’interno del social network qualsiasi parola chiave, l’argomento d’interesse della tua analisi. Prendiamo come esempio la ricerca “LeBron James“, relativa al celebre campione della NBA.
Nella prima schermata, visualizzi un mix di risultati che comprende pagine (tra cui quella ufficiale del giocatore), foto, articoli e molto altro. Un minestrone inservibile, non trovi?
La funzionalità diviene realmente utile con l’utilizzo dei filtri che trovi a sinistra o delle voci di menù piazzate in alto:
Selezionando post, compaiono tutte le pubblicazioni contenenti la parola chiave (LeBron James), sia da parte di pagine che persone.
Puoi però andare più a fondo, scegliendo una specifica sorgente, quali i tuoi amici, i gruppi a cui sei iscritto e qualsiasi pagina, come in questo caso NbaReligion.com. Un altro filtro che ti consiglio di utilizzare è quello temporale, affinché tu possa visualizzare soltanto i post dell’anno in corso, senza andare troppo indietro nel tempo.
In un batter d’occhio, vedi i post più popolari (o più recenti, sei tu a scegliere) di NbaReligion.com, quelli che hanno ottenuto un maggior tasso d’interazione, che parlano di LeBron James! In modo totalmente gratuito, senza l’ausilio di strumenti esterni.
Puoi cercare anche tutti i gruppi che contengono la parola chiave ricercata o, in alternativa, ampliare il tuo raggio d’azione agli argomenti affini come NBA. Qui devi fare uno studio del mercato e individuare i gruppi in cui si trovano i tuoi potenziali clienti.
Perché? Una volta che sei iscritto ad un gruppo, puoi ricercare parole chiave al suo interno, analizzando gli argomenti più discussi dagli utenti che potrebbero essere i tuoi prospect. Studia le loro conversazioni, i bisogni ed esigenze manifestate per migliorare i tuoi prodotti e servizi!
In italiano non è ancora visibile, ma andando nelle impostazioni del tuo profilo Facebook e selezionando English (US) come lingua, puoi fare anche una ricerca relativa ai link pubblicati contenenti la parola chiave nel titolo.
Puoi anche inserire un sito web di destinazione con una chiave di ricerca che fa da filtro, ad esempio: “Nbareligion.com lebron James“, in modo da vedere tutti i post con link che hanno come destinazione il sito in oggetto e contengono il nome del giocatore.
Uno strumento che promette di diventare ancora più potente con l’introduzione di Rosetta, un nuovo sistema di machine learning che permette di riconoscere e leggere il testo all’interno delle foto pubblicate all’interno di Facebook e Instagram. Una tecnologia in grado di migliorare il fact checking e la lotta alle fake news che apre però altri scenari interessanti in termini di targeting per gli inserzionisti.
Attraverso la ricerca delle immagini fornita da Facebook è possibile individuare le persone che mostrano o indossano i prodotti di un marchio sulla base del testo contenuto nelle foto stesse. È sufficiente che gli articoli contenenti il logo del brand ricercato compaiano nelle foto, anche se sullo sfondo. Hai pubblicato una foto dove indossi un paio di Nike? Rosetta riconosce il brand dall’immagine, senza che il nome del marchio sia contenuto nel testo del tuo post.
In questo modo, è possibile trovare clienti che hanno già comprato articoli del marchio a cui inviare offerte e promozioni per acquisti futuri. Uno stimolo in più per incrementare la condivisione di immagini che mostrano i prodotti del proprio marchio, attraverso meccanismi di gamification e loyalty, particolarmente efficaci su Instagram, piattaforma visual per eccellenza. Insomma, Rosetta migliora indirettamente l’analisi dei dati comportamentali d’acquisto che ti aiutano a definire al meglio il segmento di pubblico a cui indirizzare le tue inserzioni.
Ma il bello deve ancora venire! Da maggio 2018, Facebook ha reso pubbliche e visibili le inserzioni di ogni pagina. Puoi vedere gli annunci di qualsiasi competitor, semplicemente andando sulla loro pagina e navigando nella tab “informazioni e inserzioni“. Incrociando i dati delle inserzioni attive di una pagina con le funzionalità della ricerca appena viste puoi scoprire:
Come procedere? Guarda ad esempio la mia inserzione visualizzabile nella tab Inserzioni attive. Qual è l’obiettivo della campagna? Quanto engagement avrà generato?
Copia e incolla una porzione di testo dell’annuncio nella barra di ricerca (in questo caso, “10+1 tecniche di copy”) e filtra per pagina di provenienza (la mia), come abbiamo visto poco fa. Ecco il mio post!
Cliccandolo, vedi la tipologia di reazioni e commenti, oltre all’engagement accumulato. Con un po’ di spirito analitico e intuizione, incrociando i dati delle inserzioni attive e le funzioni offerte dal motore di ricerca, riesci a decodificare il Facebook funnel dei tuoi concorrenti, nonché i formati, messaggi e obiettivi potenzialmente interessanti per il tuo pubblico. Un occhio ben allenato riconoscerà anche le tipologie di campagne attive (ad esempio, i caroselli con cta “acquista ora” e testo diretto alla vendita si trattano chiaramente di retargeting).
Un piccolo, ma prezioso punto di vista sulla strategia dei tuoi competitor.
Tra gli strumenti di analisi che il web e in particolare Facebook ti offriva, c’era appunto la Graph Search. Una funzionalità che permetteva, attraverso una serie di operatori di ricerca all’interno del social network, di:
Nella versione italiana di Facebook, questo tipo di ricerca non era disponibile. Ma potevi comunque attivarla andando nelle impostazioni del tuo profilo Facebook e selezionando ENGLISH (US) come lingua. La barra di ricerca in alto diventava un vero e proprio crawler all’interno del social network più utilizzato al mondo.
Ok, ma come funzionava Graph Search? Digitando una serie di “formule” e combinazioni “magiche”, potevi fare delle scoperte veramente interessanti! Vediamo allora qualche esempio di ricerca tramite Facebook Graph Search.
Con questa funzione puoi scoprire le pagine più seguite dai tuoi fans o dai followers dei tuoi diretti competitors.
Incrocia i dati della tua pagina con quella del tuo competitor o di qualsiasi pagina tu desideri.
Che interessi hanno i tuoi followers? E’ profilata la mia fan base oppure no? Qui troverai tanti spunti per arricchire il tuo piano editoriale e allineare/correggere la tua strategia.
Scopri i gruppi più frequentati dagli utenti in target. Ascolta le conversazioni e partecipa!
E’ possibile impostare anche dati demografici per una ricerca maggiormente approfondita tra gli interessi e le pagine seguite da uno specifico segmento di utenti.
Comicità e Belen: i maschietti non si smentiscono mai…
Per le donne, scrittura, psicologia e volontariato: che differenza con gli uomini!!!
Facebook Places è una miniera d’oro per le attività locali, settore sul quale Zuckerberg sta puntando fortissimo (scopri le ultime novità in questo post). Se hai un’attività locale pubblica, questa funzionalità è utilissima.
Tecnologia e fantasy al potere!
Games played by people who like…
Favorite music of people who like…
Pages liked by women who like…
E tu quali ricerche hai sperimentato? Scrivile nei commenti!
Consulente di Web Marketing e Ecommerce, Esperto Facebook Ads e Google Ads con un passato da Giornalista Pubblicista. Public speaker e docente presso Università e Master. Autore del libro “Facebook Ads in pratica”.