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Durante le migliaia di ore di audit e consulenza accumulate negli anni su business di diversa natura, ho trovato un filo conduttore che raggruppa gli errori più frequenti che trovo sugli account.
Scopri come evitarli per creare strutture efficienti e campagne profittevoli su Facebook Ads.
In questo Articolo:
Non è bastato iOS14, nè il “cookiegeddon” o l’arrivo di Google Analytics 4 per farne capire la cruciale importanza: lacune e mancanze nel tracciamento di Meta sono all’ordine del giorno.
Parti da un piano di misurazione che individui obiettivi di business, micro e macroconversioni sul sito web – puoi usare un foglio Excel allo scopo – e traducilo negli eventi standard (da preferire) o custom messi a disposizione sia da Meta che da Google.
Senza una misurazione solida e accurata, non potrai leggere i dati correttamente e quindi prendere decisioni corrette, ma soprattutto non fornirai i segnali corretti al machine learning che faticherà a svolgere il suo compito. O peggio, prenderà abbagli clamorosi.
Il tracciamento su Facebook Ads dev’essere composto sempre da pixel + Conversion API: è impensabile rinunciare al server side in un mondo che sta diventando cookie-less. Oggi su Gestione Eventi puoi anche misurare l’attribuzione aggiuntiva offerta dalle CAPI: la percentuale può andare da un 10% fino al 25%, numero destinato ad aumentare nei prossimi mesi.
Per un tracciamento a prova di bomba e anti-iOS e cookie, ti consiglio di dar un’occhiata al mio training sul framework Conversion Combo.
Ancora oggi troppi advertiser leggono solo i dati di piattaforma (Gestione Inserzioni), ignorando Google Analytics o il quadro complessivo di tutto il business online. Niente di più sbagliato!
Se concetti come LTV, CAC, COS non ti sono famigliari, ti consiglio di allargare subito i tuoi orizzonti.
Ricorda che il dato su Facebook Ads viene sottoposto a modellazione statistica e che spesso risulta incompleto. Altre volte, come nel caso del remarketing, può risultare “gonfiato” dall’attribuzione post-view, quando in realtà il suo apporto incrementale è minimo.
Incrocia e interpreta i dati da più fonti, non fermarti al CPA o ROAS che vedi su Business Manager. Un risultato che può sembrare eccezionale spesso non lo è affatto o viceversa.
“Il cliente vuole più traffico possibile quindi uso l’ottimizzazione ViewContent“. In una panorama dove Open AI, GPT-4 Meta Advantage+ e compagnia stanno già automatizzando e rimpiazzando tutto il lavoro manuale e ripetitivo, servono più che mai menti strategiche pensanti.
Prima di partire a razzo e pensare al numero di campagne o ad set, definisci una strategia a 360°, costruisci i tuoi avatar e trova gli angle di comunicazione, poi preoccupati di tradurla al meglio in obiettivi concreti e applicabili alla piattaforma.
Budget: altra nota dolente. Anche in questo caso il tuo compito è consigliare il cliente. Se ti viene proposto di lanciare un ecommerce sul mercato italiano, tedesco e francese e hai a disposizione 2.000€ al mese, devi suggerire di concentrare gli sforzi su un solo paese (Italia, il meno costoso). Spiega che è una mera questione numerica, fatta di CPM, impressione e clic che la piattaforma sarà in grado di portare al sito web. Altroché 50 conversioni settimanali!
Come regolina semplice semplice, usa l’AOV o CPL medio come base di partenza minima per il budget giornaliero di una campagna con obiettivo Contatti o Vendite.
A volte troppe, altre troppo poche, oppure prese da stock e “imposte” dall’alto.
Chiariamolo una volta per tutte: un advertiser completo deve partecipare in modo proattivo al processo creativo, suggerendo formati, angle, ecc… in ottica di brand performance.
Video, foto o grafiche di partenza devono essere autentici, meglio se UGC: già da molto prima dell’uscita del mio libro ne parlavo, evita lo stock nel modo più assoluto!
A livello numerico, per ogni gruppo d’inserzioni attiva al massimo 3-4 annunci. Andare oltre non serve, Facebook Ads non le farà ruotare o erogherà troppe poche impression su ciascuna. Viceversa, non limitarti ad un solo formato, ma sfrutta quanto oggi disponibile: video, immagini, caroselli, esperienze interattive.
Se vuoi usare più varianti e combinazioni, usa le creatività dinamiche o le Advantage+ e lascia lavorare l’AI di Meta.
Consulente di Web Marketing e Ecommerce, Esperto Facebook Ads e Google Ads con un passato da Giornalista Pubblicista. Public speaker e docente presso Università e Master. Autore del libro “Facebook Ads in pratica”.