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Bye bye vecchio relevance score. Facebook Ads cambia il modo in cui viene calcolato il punteggio di pertinenza degli annunci pubblicitari all’interno della sua piattaforma (qui il comunicato ufficiale).
La metrica che valutava, con un punteggio da 1 a 10 visibile nelle colonne dei report di Gestione Inserzioni, la qualità e pertinenza di un annuncio pubblicitario, subisce una profonda trasformazione.
I valori che determinavano il punteggio vengono cambiati e suddivisi in 3 metriche distinte (come avviene anche su Google Ads, un caso? Credo di no) visibili separatamente nei report di Gestione Inserzioni:
Valutazione della qualità
La qualità percepita della tua inserzione rispetto agli annunci in competizione per lo stesso pubblico.
Valutazione del tasso di interazione
Il tasso di interazione previsto per la tua inserzione rispetto agli annunci in competizione per lo stesso pubblico.
Valutazione del tasso di conversione
Il tasso di conversione previsto per la tua inserzione rispetto agli annunci con lo stesso obiettivo di ottimizzazione e che sono in competizione per lo stesso pubblico.
Il cambiamento è già in atto e il vecchio punteggio di rilevanza verrà rimosso definitivamente entro il 30 aprile, mentre le nuove metriche saranno visibili in ogni campagna dopo le prime 500 impression.
In questo Articolo:
Diciamocelo, il punteggio di pertinenza lasciava abbastanza a desiderare. Nei corsi che tengo abitualmente, mi veniva spesso chiesto come migliorare questa metrica e la mia risposta era: niente! Questo dato era una conseguenza, non una causa, del risultato delle campagne pubblicitarie. Erano i feedback, le interazioni, il CTR a determinare il relevance score, e quindi il costo affrontato. Non il contrario.
Inoltre, Facebook non era un professore attendibile. In questi anni ho constatato che moltissime campagne, pur ottenendo punteggi scarsi (3-4), performavano alla grande. Guarda le inserzioni nell’immagine qui sotto. Mi hanno messo dietro alla lavagna con misero 3, è vero, ma ho centrato l’obiettivo della campagna, portandomi a casa 1335 contatti a 1,30 € l’uno.
Queste tre nuove metriche avranno lo scopo di aiutarci a comprendere meglio dove intervenire per ottimizzare le campagne. Semplificando:
Qualità bassa = migliora le creatività
Interazione bassa = modifica il pubblico
Tasso di conversione basso = ottimizza la pagina d’atterraggio
Nei primi due casi, dovrai sicuramente intervenire sugli annunci e il targeting, nel terzo probabilmente devi lavorare sulle tue landing page o sito web. Vedremo quanto saranno accurati i giudizi della piattaforma, ma indubbiamente Facebook Ads ci offre un ottimo strumento finalmente utilizzabile, sostituendo quella che di fatto era una metrica inutile.
Anche il calcolo della metrica di copertura potenziale del pubblico, visibile durante la creazione di un gruppo d’inserzioni all’interno di una campagna, diventa più accurata.
Verranno incluse solo le persone a cui negli ultimi 30 giorni è stata mostrata un’inserzione su Facebook e non il monte complessivo degli utenti attivi mensilmente sulla piattaforma. Cosa significa? Verranno “scartati” coloro che, per qualsiasi motivo – ad esempio, l’installazione di un Ad Blocker – non hanno visto alcuna pubblicità su Facebook o Instagram.
Infine, Facebook rimuove dai suoi report alcune metriche superflue:
Insomma, non si può mai dormire tranquilli… le novità sono sempre dietro l’angolo.
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Consulente di Web Marketing e Ecommerce, Esperto Facebook Ads e Google Ads con un passato da Giornalista Pubblicista. Public speaker e docente presso Università e Master. Autore del libro “Facebook Ads in pratica”.