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Non ci si annoia mai in California. Cala il sipario al termine un trimestre ricco di novità, sia sul fronte organico che advertising, senza dimenticare la messaggistica.
Vediamo allora tutte le principali novità estive di casa Facebook alla vigilia del periodo più “caldo” dell’anno per lo shopping.
In questo Articolo:
A sorpresa, Facebook cambia la finestra d’attribuzione delle conversioni predefinita che da sempre l’ha contraddistinto.
A partire dal 12 ottobre, sparirà la finestra post clic più larga dei 28 giorni. Il nuovo modello predefinito sarà 7 giorni dopo il clic, affiancato come sempre dalla finestra di 1 giorno dopo la visualizzazione.
L’argomento meritava davvero un approfondimento dedicato che trovi qui.
UPDATE: Facebook ha ascoltato i feedback degli advertiser e ha momentaneamente sospeso il roll out, rinviandolo a gennaio 2021 o a data da destinarsi. Verranno forniti maggiori dettagli sul cambiamento nell’anno nuovo. Prosegui comunque la lettura per prepararti a quanto avverrà.
Ora è ufficiale: Facebook rimuove la controversa regola del testo nelle immagini delle inserzioni.
La presenza massiccia di testo, oltre il 20% dello spazio totale dell’immagine, non comporterà più la disapprovazione dell’annuncio o la riduzione della sua visibilità e distribuzione nelle aste.
Facebook continua a consigliare di mantenere al minimo la quantità di testo, ma di fatto ogni penalizzazione è stata abolita.
Effettivamente già da qualche mese le inserzioni con una quantità di testo superiore alla media venivano approvate senza problemi, segno che la transizione era in atto.
Il mio consiglio? Testa, come sempre. I muri di testo non funzioneranno, ma spesso alcune caption mirate, senza dover badare ora a limiti imposti, rendono il visual molto più efficace.
E’ finalmente possibile usare e pubblicizzare le Instagram Stories pubblicate e già esistenti sul tuo profilo nelle Ads dal pannello di Gestione inserzioni.
Come? Durante la creazione della tua campagna, seleziona nei posizionamenti le Stories di Instagram.
Al livello della creazione dell’inserzione, seleziona la voce Usa post esistente > Modifica il post, esattamente come fai quando vuoi sponsorizzare un post organico della tua pagina Facebook e Instagram.
Scegliendo Instagram, vedrai nell’elenco anche le tue Stories, filtrabili da un menù in alto a sinistra. Usando una Stories, verrà applicata a tutti i posizionamenti, feed compresi, con un ritaglio automatico, perciò ti consiglio di usarle separatamente solo nel placement nativo.
ATTENZIONE: non è possibile usare nelle inserzioni le Stories che contengono adesivi, stickers, menzioni o tag.
Un forte limite, visto il loro largo utilizzo, ma questa novità è già un enorme passo in avanti e un’eccellente arma in più in vista del Q4.
Le Stories garantiscono ancora CPM bassi, quindi traffico a basso costo: chi sa sfruttarle al meglio, sopratutto nei settori che si prestano meglio (dalla moda al food, ma non solo) ha davvero una marcia in più. Paga meno il traffico, le conversioni e permette all’algoritmo di ottimizzare al massimo e svolgere al meglio il suo lavoro.
Sulla stessa falsariga, è finalmente possibile visualizzare l’anteprima delle inserzioni anche nel posizionamento Instagram Stories, così come avviene da tempo per i feed di Facebook e Instagram stesso.
Il procedimento è lo stesso. Cliccando sull’icona a forma di freccetta durante la creazione di un annuncio, scegli “inserzione nella storia”.
Facebook Ads invierà una notifica all’account Instagram da cui verrà mostrata l’inserzione stessa. Devi quindi aprire l’account dal tuo smartphone, leggere e aprire la notifica: troverai la voce “l’anteprima della tua inserzione è pronta”, da cui potrai vedere la Storia creata per la tua campagna pubblicitaria.
Comodo, no?
Arriva finalmente la possibilità di creare metriche personalizzate all’interno di Gestione Inserzioni.
Introdotte qualche mese fa nella parte di reportistica, ora sono disponibili e visualizzabili nella dashboard principale, una vera manna dal cielo per l’analisi dei dati.
Trovi qui la mia guida completa con 10 Kpi pronti all’uso!
Il nuovissimo format video full screen di Instagram arriva proprio in concomitanza con il ban di TikTok negli Usa. Un caso? Niente affatto. Scopri perché nasce e come funziona Instagram Reels nel mio approndimento.
E intanto Facebook inserisce la funzionalità Shopping anche in questo nuovo formato, così come su IGTV.
Arriva la possibilità di creare pubblici personalizzati basati sulle interazioni con il catalogo prodotti sia nei post organici che sponsorizzati. Il trait d’union perfetto con Instagram Shopping e il nuovissimo Facebook Shop che potrebbe comprendere anche Marketplace.
Non è infatti ancora chiaro al 100% il suo utilizzo.
Un nuovo test è stato rivelato in anteprima: l’introduzione di contenuti sponsorizzati nei gruppi.
Come prevedibile, Facebook non vuole turbare con l’advertising diretto il delicato equilibrio di un ecosistema intimo ed efficiente come quello dei gruppi, ma studia una formula più sottile e potenzialmente ancora più efficace.
Grazie ai branded content post, le aziende potranno acquistare contenuti (post) e spazi “sponsorizzati” all’interno dei gruppi Facebook, attivando una partnership con i relativi admin.
Da un lato, gli amministratori dei gruppi avranno la possibilità di monetizzare i propri sforzi in termini di costruzione di community attive e fidelizzate; dall’altro, brand e aziende potranno raggiungere pubblici iper profilati in modo chirurgico, con costi ragionevoli.
La formula potrebbe essere simile a quella dei branded content post utilizzata su Instagram; e Facebook potrebbe percepire – ora o magari in futuro – una fee da questo tipo di transazione.
La news è ufficiale: da febbraio 2021 ogni pagina potrà promuovere un limite massimo di inserzioni attive. Tetto che non fa riferimento all’account pubblicitario, bensì alla pagina Facebook, anche se vengono utilizzati diversi account per promuoverla.
Menlo Park “diffida” dal creare più pagine per incrementare il volume di Ads attive, non soltanto per una questione di brand identity, ma anche perché rivela che lo storico e il set di dati acquisito nel tempo è valido non soltanto per l’account pubblicitario, ma anche per la pagina stessa.
I range verranno calcolati sulla base del tetto di spesa mensile massimo raggiunto negli ultimi 12 mesi:
– Fino a 100.000 € mensili di spesa: max 250 inserzioni attive
– Da 100k a 1 milione: 1000 inserzioni Da 1 a 10 milioni: 5000 inserzioni
– Oltre 10 milioni: 20000 inserzioni
Tutte le inserzioni con creatività dinamiche, posizionamenti automatici o dinamiche contano come inserzioni singole anche se usano diverse creatività.
E’ possibile visualizzare il proprio tetto all’interno della nuova voce nel menù di Business Manager “Limiti di inserzioni per pagina”.
I limiti non sono dunque così restrittivi.
Cosa c’è da imparare da questa novità?
Facebook insiste sul 1° punto del Power 5, la semplificazione dell’account, spingendo gli inserzionisti a “consolidare” e rendere più stabili le prestazioni delle proprie campagne.
E’ sempre un gioco di budget: se pubblichi troppe inserzioni in proporzione al budget impostato, ognuna viene mostrata con meno frequenza e rimane “eternamente” in fase di apprendimento, dando luogo a maggiore instabilità.
E’ bene quindi avere diverse varianti, ma senza esagerare!
Facebook lancia la Business Suite, una nuova interfaccia – da desktop e un’app per mobile – pensata per le aziende, da cui gestire in un colpo solo:
– La programmazione, pubblicazione e gestione dei post sia su Facebook che Instagram
– Un inbox comune per i messaggi e notifiche sia di Facebook che Instagram – Statistiche e insights di entrambi i canali nella stessa dashboard
Per poterla utilizzare, è sufficiente collegare pagina e profilo.
L’app Gestore delle Pagine va in pensione e si è aggiornata automaticamente con le nuove funzionalità.
Facebook introduce – al momento solo per alcuni beta tester – l’Organic Video Post Testing all’interno di Creator Studio.
Una nuova funzione che ti consente di testare da 2 fino a 4 varianti di un video pubblicato sulla tua pagina Facebook per vedere quale piace di più al tuo pubblico. Durante il test, le varianti del video vengono mostrati ai tuoi fan, senza però essere pubblicati sulla tua pagina. Al termine del test, il post vincente viene automaticamente pubblicato e reso visibile a tutti.
Questi gli elementi che sarà possibile testare:
– Contenuto del video
– Testo del post
– Titolo
– Miniatura (thumbnail)
Come funziona?
Ogni variante, come da A/B test che si rispetti, viene mostrato ad un sottoinsieme del tuo pubblico: ogni utente potrà visualizzare una sola variante – Puoi scegliere la metrica che determinerà il vincitore.
Ad esempio, si può scegliere di eseguire il test per 10 minuti e selezionare le visualizzazioni di 1 minuto come metrica chiave.
Dopo 10 minuti, Facebook pubblicherà la variante con il maggior numero di visualizzazioni di 1 minuto sulla timeline della tua pagina.
Puoi scegliere per quanto tempo vuoi che il test si protragga, e quando il post vincitore verrà pubblicato
Un’idea interessante in chiave Adv potrebbe essere quella di testare diverse varianti in organico, mostrandole prima al proprio pubblico in modo totalmente gratuito, e successivamente sponsorizzare il post vincente.
Se hai accesso alla nuova funzione, trovi una nuova scheda Test nella Libreria dei contenuti di Creator Studio.
I confini tra le due app stanno sempre più sfumando. Facebook sta testando la possibilità di visualizzare direttamente le Stories di Instagram all’interno della sua app.
Soltanto i tuoi follower Instagram che hanno collegato il loro account Facebook – e che possono già vedere le tue storie – vedranno la nuova opzione (totalmente facoltativa) all’interno di Facebook. E anche in questo caso, devono accettare questa impostazione.
In poche parole, le persone su Facebook che non ti seguono su Instagram non possono vedere le tue storie.
Un risvolto comunque molto interessante che contribuisce a dare ancora più visibilità alle Stories laddove vengono maggiormente utilizzate, ma che al contempo sancisce la “sconfitta” delle Facebook Stories?
La tanta paventata unione e interoperabilità tra i servizi di messaggistica delle app di Menlo Park ha inizio. In questi giorni gli utenti di Instagram vengono avvisati, tramite un pop up, della possibilità di unire la loro casella di Direct Message con Facebook Messenger.
La grande novità consiste nella possibilità di chattare da Instagram anche con gli utenti che usano soltanto Facebook. Accettando questa “trasformazione” e fusione, cambierà tutto il look & feel della casella di DM, a partire dalla classica icona a forma di freccia che verrà sostituita con quella di Messenger.
Ecco tutte le nuove caratteristiche in arrivo per la nuova esperienza di Messenger su Instagram:
Messenger lancia la modalità ospite, rendendo accessibile la chat attraverso il widget installabile sul tuo sito web anche agli utenti che non sono loggati su Facebook.
Un bel vantaggio, perché oltre ad avvalersi dell’enorme user base di Facebook, apre le porte anche a tutti quelli che non usano l’app social o non vogliono condividere i propri dati personali, equiparando quindi Messenger a qualsiasi servizio di chat esterna.
E sappiamo quanto la chat possa diventare un fenomenale strumento di assistenza e vendita per qualsiasi azienda.
Viene introdotta la possibilità di scegliere come destinazione degli annunci, e quindi obiettivo, la chiamata verso un numero telefonico a scelta. Ottimo sia per attività locali che per fornire assistenza (in fase di remarketing).
Dalle colonne dei risultati su Gestione Inserzioni, è possibile vedere quanti clic ci sono stati sul numero di telefono; metrica che non conteggia le telefonate effettivamente realizzate ma rappresenta un punto d’inizio.
Facebook sta per introdurre nella nuova funzione Stanze di Messenger la possibilità di andare live.
Il creatore della stanza potrà trasmettere la videochiamata direttamente su una pagina Facebook, un profilo o un gruppo e permettere agli amici o ai follower di sintonizzarsi come farebbero con qualsiasi altro stream in diretta.
La funzione, che supporterà gruppi fino a 50 partecipanti, segna una significativa espansione degli strumenti video live di Facebook, dando un peso specifico diverso – al di là delle videoconferenze – al lancio di Messenger Rooms.
Fino ad oggi, quando le persone si imbattevano in un’attività interessante, dovevano aggiungere il numero WhatsApp ai loro contatti, un numero alla volta. Ora, è sufficiente scansionare il QR Code che un’azienda mostra sulla sua vetrina, sulla confezione del prodotto o sullo scontrino per avviare una chat. E’ sufficiente che l’azienda possieda un account WhatsApp Business.
La scansione aprirà una chat con un messaggio opzionale pre-popolato creato dall’azienda per iniziare la conversazione.
L’altra novità riguarda i cataloghi. Per facilitare la scoperta dei prodotti, WhatsApp rende possibile la condivisione di cataloghi e singoli articoli, esattamente come se fossero link a pagine web, attraverso la chat, ma anche Facebook e Instagram.
Se le persone vogliono condividere un catalogo o un articolo che trovano con amici o familiari, possono semplicemente copiare il link e inviarlo su WhatsApp o nelle altre app di casa Facebook.
Dopo i rumors di un anno fa, Facebook lancia gli eventi online a pagamento. Gli amministratori delle pagine idonee alla monetizzazione possono creare eventi online a pagamento, facendo pagare la partecipazione “virtuale” agli utenti.
Tutto il processo si esaurirà all’interno di Facebook stesso: creazione dell’evento, promozione, ricezione dei pagamenti e svolgimento dell’evento stesso, attraverso strumenti quale le Live o Messenger Rooms (in fase di test). La funzione è già attiva in 20 paesi, tra cui l’Italia.
Per sostenere le piccole imprese e i creators, Facebook non riscuoterà alcuna fee per gli eventi online pagati almeno per il 1° anno. Su iOS rimane però la tassa del 30% richiesta dall’App Store, nonostante le richieste di Menlo Park che sono state respinte da Cupertino.
Per vedere se sei idoneo e iniziare la configurazione, vai qui: https://www.facebook.com/paid_online_events
Consulente di Web Marketing e Ecommerce, Esperto Facebook Ads e Google Ads con un passato da Giornalista Pubblicista. Public speaker e docente presso Università e Master. Autore del libro “Facebook Ads in pratica”.