Italiani e Social Media, le statistiche del 2019
Facebook è morto e sono scappati tutti su Instagram (?)
Troppe volte, durante corsi, convegni e riunioni con i clienti degli ultimi mesi, discutendo sullo stato di salute dei Social in Italia, il mio interlocutore ha esordito con questa frase: “Ho sentito dire che…”
Il “sentito dire” è il peggior nemico di ogni business.
Le sensazioni non contano nulla, lasciamo parlare i dati.
In questo Articolo:
Il report annuale sullo stato dei Social e messaggistica in Italia di Hootsuite e We Are Social racconta tutta un’altra storia:
- Facebook rimane la piattaforma con il maggior numero di utenti attivi (31 milioni), seguita da Instagram (19 milioni) e LinkedIn (12 milioni)
- YouTube rimane la piattaforma più utilizzata dagli italiani (dall’87% degli utenti internet, +25% dal 2018), seguito da WhatsApp (84%; +25%), Facebook (81%; +21%), Instagram (55%; +22%) e Messenger (54%)
Tutte le piattaforme sono cresciute in maniera esponenziale dal 2018. Sia Instagram che il presunto “derelitto” Facebook. Altroché crisi!
La messaggistica va fortissimo e Zuckerberg lo sa, ma non è una sorpresa.
Interessante notare come Twitter sia appannaggio degli uomini e Snapchat – a cui, a onor del vero, mancano i dati degli under 16 – delle donne.
Come, quanto e perché li usano?
L’utilizzo medio giornaliero dei social è di 1 ora e 51 minuti, in linea col 2018. Gli italiani spendono 6 ore al giorno su internet, il doppio rispetto al tempo passato davanti alla Tv.
Dalla composizione demografica del pubblico social italiano, analizzando gli utenti di Facebook, Instagram e Messenger, emerge che la fascia 25-34 è in testa, seguita da 35-44 e 45-54. In poche parole, quelle col maggior potere di spesa. Seguono poi le fasce 18-24 e 55-64.
La Terza Edizione della ricerca “Italiani e Social Media” pubblicata da BlogMeter fornisce invece dati interessanti sul motivo per cui gli italiani usano questi canali.
- Facebook viene usato per informarsi, insieme a YouTube e Twitter, e per leggere recensioni (aziende di ogni genere siete avvertite!)
- Su Instagram si seguono Vip e celebrità e si condividono momenti personali
- YouTube è in cima anche alla classifica dello svago e della ricerca di nuovi stimoli e idee
Sono attori attivi o passivi?
- Il 43% degli utenti è passivo: legge i contenuti altrui e non produce di propri
- Il 35% è attivo, consuma e produce contenuti
L’ascesa delle Stories
Un altro dato che non sorprende riguarda l’apprezzamento degli utenti verso il formato più in voga, le Stories.
Secondo l’indagine di Blogmeter, il 32% degli Italiani preferisce guardare Stories anziché leggere un post, percentuale che raggiunge il 52% nella fascia 15-24 anni. Insomma, il connubio Stories e influencer ad oggi funziona alla grande.
E la pubblicità su Facebook e Instagram? Come viene giudicata dagli italiani? Il giudizio sull’advertising è neutro per il 33% degli utenti, mentre la percezione di utilità è cresciuta dal 2018 (+19% per Facebook, +7% per Instagram), segno che le aziende stanno man mano “imparando” ad intercettare in maniera precisa e coinvolgente il proprio pubblico di riferimento.
Al prossimo “sentito dire”, mostra questo articolo e le sue fonti: diffondiamo insieme informazione corretta, ce n’è davvero più che mai bisogno.