SERVIZI
Ogni buon marketer sa che non esiste una risposta a questa domanda e che una visione multichannel rappresenta l’approccio ideale. Tuttavia, ancora oggi, molti imprenditori ci pongono un quesito che in realtà non ha alcun fondamento statistico né senso logico.
Ecco perché nasce questo articolo dove troverai alcuni interessanti studi ed esperimenti elaborati da Meta (Facebook, devo ancora abituarmi al nome…) che potranno aiutarti ad affrontare e rispondere, su basi statistiche e scientifiche – e non su sensazioni o “sentito dire” – a queste ataviche domande.
Ma non soltanto, ti proporrò soluzioni pratiche per leggere ed interpretare al meglio i dati statistici delle tue campagne forniti dalle due piattaforme principe dell’advertising (e da Google Analytics).
Pront@?
In questo Articolo:
Meta ha analizzato con un classico A/B test “allargato” quanto le inserzioni di Facebook possano influenzare le ricerche organiche e le prestazioni delle campagne search su Google Ads.
Questi i risultati rilevati dallo studio che ha preso in esame oltre 200 brand e siti web:
Lo studio quindi conferma quanto una campagna di social advertising ben costruita possa influire positivamente non soltanto sulla brand awareness, ma anche sulle ricerche organiche e Paid search, generando un impatto incrementale di conversioni.
In poche parole, possiamo ragionevolmente affermare che senza la campagna su Facebook e Instagram, il sito web avrebbe registrato meno conversioni.
In un esperimento di conversion lift in cui è stato coinvolto Gant, fashion brand, Facebook Ads ha registrato un CPA incrementale 2,5x volte inferiore rispetto a Google Ads. Qui puoi leggere l’intero caso studio.
Ma ancora una volta, non è rilevante quanto un canale possa fungere da traino rispetto ad un altro, a seconda di tipologia di prodotto, customer journey, ecc… E’ sempre stato così e sempre sarà, canali e mode vanno e vengono.
Il dato è più interessante è invece un altro: le campagne sui social hanno funzionato meglio nel momento in cui il brand ha attivato anche il canale Google Ads!
Anche questa non sembra una gran scoperta, ma avere dati autorevoli a supporto aiuta sempre a corroborare una tesi. L’assunto che, ancora una volta, la risposta alla domanda “meglio Facebook o Google Ads” sia “INSIEME“.
Nel caso appena citato e numerosi altri studi su diversi verticali (retail, e-commerce, tecnologia, turismo, ecc..), Meta ha risollevato l’atavica questione riguardante l’attribuzione.
La società di Menlo Park infatti rilevato che l’attribuzione last click sottostima del 47% l’impatto incrementale sulle conversioni delle campagne su Facebook Ads. La conferma di un dato ormai risaputo: Google Analytics sottostima l’impatto del social advertising.
Il motivo? Modelli di attribuzione diversi, incapacità (rispetto a Facebook) di tracciare il cross-device, ecc.. Un argomento che ho approfondito e chiarito in modo esaustivo in questa guida con diversi case study a supporto, oltre che nel mio libro.
Un panorama reso ancora più complesso dalle restrizioni introdotte da Apple con iOS 14, dove gli utenti possono negare il tracciamento su Facebook e Instagram.
Da un lato, quindi, Google Analytics e il last click non possono essere l’unica fonte di verità per la lettura e interpretazione dei dati. Dall’altro, anche le statistiche visibili su Facebook Ads (gestione inserzioni, Business Manager, ecc…) sono più accurate al 100% come nell’era pre-iOS 14.
Che fare a questo punto?
Il tema è complesso, ma ho elaborato un personale framework che guida tutte le mie decisioni nelle campagne di advertising, in primis su Facebook e Instagram.
Una soluzione che mi permette di:
Vuoi saperne di più? Dà un’occhiata al mio video training intensivo “Conversion Combo: batti iOS 14 con CAPI + Google Analytics + Tricks“!
Consulente di Web Marketing e Ecommerce, Esperto Facebook Ads e Google Ads con un passato da Giornalista Pubblicista. Public speaker e docente presso Università e Master. Autore del libro “Facebook Ads in pratica”.