SERVIZI
Instagram introduce le Multi Advertiser Ads, tradotto (malamente) in italiano in “Inserzioni di più inserzionisti“. Un ibrido tra un nuovo formato e posizionamento che definirei in modo più corretto come inserzioni correlate.
Il loro aspetto, infatti, è in tutto e per tutto simile ai prodotti raccomandati presenti nelle schede prodotto di un sito e-commerce, con la differenza che si parla di annunci pubblicitari localizzati nel feed mobile di Instagram.
In questo Articolo:
Abilitando la nuova funzione, il tuo annuncio potrà apparire insieme ad annunci di altri inserzionisti correlati o complementari (esclusivamente) nel feed di Instagram.
Ad esempio, un annuncio di abiti da sposa potrebbe comparire accanto ad un annuncio di torte nuziali e, ad onor del vero, anche vicini a quelli di aziende e brand concorrenti.
I correlati appariranno in formato carosello al di sotto delle classiche inserzioni in-feed sotto la dicitura “Ti potrebbero piacere“.
Come compaiono all’utente? Cliccando sull’immagine o “vedi tutto”, si viene indirizzati ad un feed con gli annunci correlati. Il loro aspetto appare quindi molto “organico”.
Sarà però il machine learning di Facebook Ads a determinare se e quando verranno mostrati. Come recita Meta, gli annunci compariranno “a persone che hanno mostrato un intento commerciale e che sono in una fase di acquisto“. Potenziali acquirenti, insomma. Ed è chiaro dalla natura delle multi advertiser ads che nascono per l’e-commerce.
Per attivarli basta un clic. La funzione può infatti essere attivata o disattivata all’interno della singola inserzione tramite una checkbox.
Attenzione però: spuntando la checkbox in un annuncio, automaticamente verrà attivata la funzione su tutte le inserzioni del gruppo in cui è inserito. Trattandosi di una distribuzione differente e complementare delle ads, la modifica impatta l’intero AdSet.
In questo modo Meta cerca di espandere la visibilità delle tue inserzioni a parità di investimento con due obiettivi:
Come in tutte le novità, ci sono alcuni pro (che abbiamo appena visto) e contro. Tra quest’ultimi, la possibilità di far comparire annunci di competitor al di sotto dei tuoi, a patto che anch’essi abbiano abilitato questa funzione.
Per una questione d’immagine e posizionamento di marca, potrebbe risultare poco appropriata per grossi brand già conosciuti, mentre per tutti gli altri vale come sempre la pena testare, sebbene Facebook Ads non ci restituirà (purtroppo) i dati statistici relativi a questa implementazione.
Consulente di Web Marketing e Ecommerce, Esperto Facebook Ads e Google Ads con un passato da Giornalista Pubblicista. Public speaker e docente presso Università e Master. Autore del libro “Facebook Ads in pratica”.