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Facebook annuncia la storica rimozione dei “Mi Piace” insieme ad altre importanti novità per le pagine aziendali. Le campagne Messaggi subiscono forti restrizioni. Instagram sempre più focalizzato su Shopping e Reels.
Ecco alcune delle numerose novità introdotte da novembre fino all’Epifania del nuovo anno 2021. Vediamole insieme nel dettaglio.
In questo Articolo:
I “vecchi” fan si trasformano in followers: rimarrà soltanto l’opzione, già presente, di seguire una pagina, così come avviene su Instagram.
Chi aveva messo sia “mi piace” che “segui” rimarrà follower della pagina, in caso contrario non potrà più seguire gli aggiornamenti della pagina (il like di fatto non assicurava questo tipo di coinvolgimento).
Ma le news non finiscono qui. Per la 1° volta viene offerta alle pagine aziendali la possibilità di interagire come se fosse un profilo personale attraverso un news feed dedicato. In questo spazio le pagine potranno interagire con i contenuti dei propri follower, di altre pagine, personaggi pubblici e gruppi.
Una rivoluzione che consentirà di “umanizzare” i brand, renderli più partecipi alla vita della community – anche qui, sulla falsariga di Instagram – e aumentare indirettamente la propria visibilità.
Queste le altre novità:
– Passaggio più semplice da profilo a pagina per creator e personaggi pubblici
– Nuova sezione Q&A domande/risposte per interagire con i followers
– Assegnazione più chiara nei ruoli
– Nuove notifiche con consigli e design più semplice
Facebook lancia una nuova tab all’interno delle pagine aziendali.
Le guide hanno lo scopo di raccogliere post e informazioni importanti in unico contenitore facilmente e immediatamente reperibili dall’utente finale.
Una funzionalità utile per qualsiasi azienda pubblichi contenuti informativi che può trasformarsi anche in una raccolta di FAQ o in mini percorsi formativi.
No, perché nella stragrande maggioranza dei casi, l’utente (ignaro) attivava sia il “mi piace” che “segui“. Controlla i numeri attuali della tua pagina alla tab Community, nel mio caso i followers superano i fans.
Ad ogni modo, ricorda che il numero di fan/follower è soltanto una vanity metrics. E’ molto più importante il legame che hai costruito con la tua community e la tua capacità di coinvolgimento nei loro confronti. E soprattutto la trasformazione di un semplice “like” in qualcosa di più impegnativo, come un lead o acquisto.
Insomma, vale il detto “meglio pochi ma buoni“.
Nel momento in cui scrivo esistono ancora, ma è logico pensare che Facebook cambierà l’obiettivo o più probabilmente eliminerà quest’opzione, poiché priva ormai di significato alla luce di questa novità.
Ti sconsiglio ad ogni modo di utilizzarla, meglio focalizzarsi su altri obiettivi nel caso, come ad esempio le interazioni con un post/contenuto.
Anche se in alcuni account è ancora attiva, quest’opzione è già stata deprecata da diverso tempo. Al suo posto, puoi utilizzare un pubblico personalizzato basato sulle persone che hanno interagito con la tua pagina Facebook negli ultimi 365 giorni (o meno).
Le tue campagne Messaggi non funzionano più? Tranquillo, sei in ottima e “abbondante” compagnia. A causa di nuovi regolamenti sulla privacy in Europa, come recita Facebook, “alcune campagne tramite messaggi e alcuni report relativi alle prestazioni non sono disponibili“.
In poche parole, al momento non è possibile creare campagne con l’obiettivo Messaggi ottimizzate per il loro scopo finale e originario, ovvero iniziare conversazioni con potenziali nuovi clienti, mentre tutte le statistiche inerenti alla messaggistica sono state oscurate.
Un bel guaio ma anche tanta confusione, perciò ho raccontato in questo articolo cosa è ancora possibile fare, cosa invece no e come comportarsi di fronte a questo cambiamento.
News interessante su Instagram, dove da qualche giorno è comparsa un’icona a forma di campanella all’interno dei profili (aziendali e personali). Premendola, l’utente ha la possibilità di ricevere notifiche quando un profilo pubblica novità sul canale.
Attraverso la levetta può scegliere se essere avvisato quando l’account pubblica:
– Post
– Stories
– Video su IGTV
– Video in diretta
Uno strumento interessante per tutte le aziende e creator che vogliono stringere ancora di più il legame con i propri follower e crescere in modo organico. D’ora in poi, infatti, potranno chiedere ai propri follower – attraverso comunicazioni mirate, come post e Storie in evidenza – di attivare le notifiche, in modo che non perdano nemmeno un aggiornamento.
Anche nel mio caso, ti invito ad attivare le notifiche dal mio profilo così non ti perderai più nessuna novità sul mondo Facebook e Instagram!
Dopo aver introdotto la sponsorizzazione dei post organici contenenti i tag di Shopping, ora sarà possibile creare inserzioni da zero contenenti i prodotti taggati. Il cerchio è quindi chiuso, arrivano ufficialmente le Instagram Shopping Ads.
Le inserzioni potranno essere posizionate sul feed di Instagram e nella tab Esplora nei formati immagine, carosello e video. Negli USA verranno integrati al checkout nativo: l’utente con pochi clic e senza uscire da Instagram, completerà l’acquisto.
I nuovi pubblici personalizzati per interazione con i tag di shopping – Shopping custom audience, in italiano alla voce “Acquisti” – diventeranno così veramente un’arma in più nelle campagne di retargeting.
Potrai infatti sponsorizzare i post “taggati” e successivamente intercettare soltanto gli utenti che hanno interagito effettivamente con i prodotti, manifestando un grado d’interesse maggiore e conducendoli alla conversione.
Mancavano soltanto lì: Instagram non ha perso tempo e ha introdotto la possibilità di taggare i prodotti di un catalogo anche nell’ultimo arrivato tra i formati disponibili nella piattaforma.
Perciò, dopo il feed, le Stories e le live, anche nei Reels è ora possibile inserire gli shopping tag. Reels che, insieme a Shopping, finiscono nel menù principale dell’app, segnando così il loro nuovo ruolo centrale nell’ecosistema.
I brand potranno creare e sponsorizzare inserzioni direttamente dal profilo di un creator/influencer, senza che quest’ultimo debba prima pubblicarlo come contenuto organico sul proprio profilo.
Come funziona?
– Il brand invia da Instagram una richiesta d’accesso per la creazione di annunci dal profilo del creator che quest’ultimo deve accettare. S’instaura così la partnership.
– Il brand crea l’inserzione dal suo BM e invia il contenuto al creator per approvazione. L’influencer può accettare o declinare.
– Se il creator accetta, l’inserzione verrà pubblicata attraverso il suo profilo – e col budget del brand – ma non comparirà organicamente nel suo feed principale.
Ma le novità per le BCA non finiscono qui: sono stati introdotti anche nei Reels e a breve arriveranno nelle Live, mentre all’interno delle Stories possono ora includere elementi interattivi, come menzioni, location e hashtag.
Facebook introduce su Creator Studio una nuova dashboard dov’è possibile visualizzare la programmazione dei post e le pubblicazioni passate in modalità calendario, come fanno da tempo diversi tool esterni (Postpickr, Hootsuite, ecc…).
Per ora la vedo attiva solo per Instagram e non c’è possibilità di far alcuna azione proattiva (se non cliccare sui post programmati e modificarli), ma è sicuramente un altro passo verso la costruzione di uno strumento di gestione completa dei social di casa Facebook.
Mancano ancora le Stories, ma probabilmente è solo questione di tempo.
Facebook sta testando nuovi formati negli annunci in-stream che possono contenere nella classica proposizione mid-roll, un mix di video pubblicitari skippabili e non skippabili di 15 secondi, così come annunci più lunghi.
Dunque, due inserzioni skippabili in rapida sequenza, o un video pubblicitario più lungo non skippabili.
L’obiettivo è ridurre la frequenza delle interruzioni pubblicitarie per gli spettatori, guadagnando così maggior attenzione degli stessi verso gli annunci.
Facebook introduce la funzionalità di aggiunta al carrello direttamente in chat. Sarà a breve attiva su WhatsApp Business in tutto il mondo.
Le persone possono sfogliare il catalogo, selezionare più prodotti e inviare il proprio ordine tramite un unico messaggio all’azienda (negozi, ristoranti, ecc…). Questo passaggio rende più semplice per le aziende tenere traccia delle richieste d’ordine, gestire le richieste dei clienti e chiudere le vendite.
Manca appunto però la parte finale e fondamentale di transazione. Menlo Park ha infatti incontrato diversi ostacoli nel suo progetto di lancio di WhatsApp Pay, rimasto “al palo” in Brasile e ancora limitato in India.
Mark torna a far spesa e acquisisce Kustomer, piattaforma CRM omnicanale che riunisce le conversazioni dei clienti provenienti da diversi canali (chat, mail, messaggistica) in un’unica piattaforma e dashboard.
Kustomer unisce quindi le funzioni CRM e customer service, aiutando le aziende a gestire e automatizzare le interazioni con i clienti. Fa infatti anche utilizzo dell’intelligenza artificiale per semplificare e automatizzare alcuni aspetti del processo.
Facebook permette così alle aziende che fanno uso delle sue piattaforme di offrire un servizio clienti più veloce, più ricco e disponibile in qualsiasi momento e in qualsiasi modo ne abbiano bisogno, sia che si tratti di telefono, e-mail, chat web o messaggistica.
La perfetta integrazione con i servizi di messaggistica su cui Menlo Park ha investito molto negli ultimi anni, oltre che un ottimo modo per legare a sé sia le aziende che gli utenti – che beneficeranno di una miglior esperienza d’uso.
Sempre più multicanale, sempre più ecosistema, Facebook continua la sua trasformazione.
In alcuni paesi anglofoni è possibile effettuare una ricerca su Instagram partendo da una specifica keyword.
Non più soltanto ricerche per hashtag e username, quindi, ma un vero e proprio motore di ricerco interno.
Una novità assoluta di cui non si conoscono bene ancora i dettagli di funzionamento. La ricerca dovrebbe attingere ai termini usati nelle descrizioni dei post, ma potrebbe coinvolgere l’intelligenza artificiale tramite il riconoscimento del contenuto dell’immagine o dei sinonimi.
Un avvicinamento a Pinterest che apre le porte ad una sorta di “indicizzazione” dei contenuti su Instagram. Oppure gli utenti continueranno a cercare solo per hashtag?
Mentre tutti i social corrono ad introdurre le Stories, Google riprova ad entrare in questo mondo con l’introduzione di un feed “vecchio stile”, ma rigorosamente local su Maps.
Il “Community Feed” comprende infatti una serie di contenuti proveniente da una specifica area geolocalizzata. messaggi provenienti da un’area locale. Tuttavia, è organizzato come qualsiasi altro feed di notizie – un feed scrollabile verticalmente con messaggi che puoi “Mi piace” toccando una piccola icona a forma di pollice in su.
Il feed si trova nella tab Esplora dell’applicazione mobile di Google Maps, e contiene post e aggiornamenti pubblicati delle attività con scheda su Google My Business, ma anche contenuti pubblicati da utenti Google che seguiamo e recensioni rilevanti di Local Guide.
Gli utenti possono mettere il classico “mi piace” ai contenuti, seguire nuovi business, ma non commentare.
I contenuti suggeriti verranno mostrati sulla base dell’area cercata su Maps, non sulla localizzazione attuale dell’utente.
Insomma, un feed in tutto e per tutto che mira a sfidare Facebook su uno dei terreni di battaglia principali, gli SMBs.
Google Ads sempre più audience-centrico. Sono stati introdotti nella piattaforma, anche in Italia, nuovi segmenti di pubblico intercettabili (o inseribili in osservazione) nelle campagne Discovery, Display, YouTube, Search:
– Stato parentale: genitori di figli di diverse fasce d’età
– Lavoro: settore e dimensioni dell’azienda, sulla falsariga di LinkedIn
– Il reddito non è presente in Italia, ma solo in alcuni paesi esteri (per questioni inerenti alla privacy)
Comparire durante la finale di Champions o Masterchef non è più un affare per pochi (brand) eletti e budget faraonici.
Advertising Manager è la nuova piattaforma self-service di Sky che ti permette di pianificare la tua campagna pubblicitaria, in completa autonomia, su tutti gli schermi, anche in TV.
Esattamente come accade su Facebook o Google, chiunque può creare una campagna senza intermediari, scegliendo pubblico e obiettivi e mostrando così il proprio brand su Sky Digital, Sky On Demand, Sky Go e altri canali del network.
E il budget necessario? Sicuramente accessibile a molte più aziende rispetto a quello di una classica campagna pubblicitaria in tv.
Una rivoluzione che apre le porte di un mercato massmedia all’advertising digitale, scientifico, basato su parametri analitici.
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Consulente di Web Marketing e Ecommerce, Esperto Facebook Ads e Google Ads con un passato da Giornalista Pubblicista. Public speaker e docente presso Università e Master. Autore del libro “Facebook Ads in pratica”.