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La rivoluzione (o naturale evoluzione?) è servita: nel 2025 sparirà la distinzione tra campagne standard e Advantage+, che viene estesa al di fuori del mondo Vendite e App, aggiungendo anche la parte di Lead Generation.
Addio alle impostazioni manuali? Sarà tutto automatizzato, in mano all’IA e senza controllo? NO. Rimarranno e verranno inglobate – anche se sempre più “in sordina” – nel nuovo flusso di setup campagna che sarà unificato e uniformato.
L’obiettivo di Meta? Meno complessità e più efficienza garantita dall’IA del nuovo algoritmo Andromeda, che sarà così di immediato accesso a tutti gli inserzionisti, anche quelli meno esperti.
Ma attenzione: non si tratta solo di una mera semplificazione. Vediamo allora insieme i principali cambiamenti che questa evoluzione comporta.
In questo Articolo:
Meta sta unificando – la novità è in fase di roll out progressivo – il modo in cui le campagne vengono impostate, eliminando la scelta iniziale tra setup manuale e Advantage+.
D’ora in poi, il processo di creazione di tutte le campagne con obiettivo Vendite, Promozione dell’App e Contatti sarà simile – tranne per qualche elemento che vedremo tra poco – a quello attualmente in vigore per le campagne manuali, ma in background la distribuzione delle inserzioni si avvarrà dell’IA delle Advantage+.
Con alcune differenze: lasciando le opzioni di default, la campagna sarà in tutto e per tutto una Advantage+:
In caso contrario, lo sarà soltanto… parzialmente. E Meta te lo comunicherà chiaramente con un nuovo box dedicato presente all’interno dei gruppi d’inserzioni, ribattezzato Punteggio/Opportunità della Campagna.
Attivando tutte queste opzioni, la tua campagna riceverà l’etichetta “Advantage+ on” e avrà il punteggio massimo di 100 punti. In caso contrario, inserendo quindi qualche setup “manuale, no.
E’ quindi evidente che in questo nuovo setup unificato esiste ancora la possibilità di controllare, o meglio suggerire, la selezione dell’audience. Le opzioni di targeting e geolocalizzazione non cambiano rispetto alle vecchie campagne manuali, permettendoti di personalizzare:
Questi invece i suggerimenti opzionali (Meta potrebbe prenderli in considerazione prima di “allargare” il target):
Quanto Meta tenga davvero conto di questi suggerimenti è un’altra storia, dato che la selezione del target rappresenta solo un input già da parecchio tempo.
Ad ogni modo, si tratta di una “novità” interessante, in quanto nella versione originale delle campagne Advantage+ Shopping, molti inserzionisti passavano al pubblico manuale perché i controlli sull’audience erano troppo limitati.
Inoltre hai un’opzione in più: puoi indicare se considerare i seguenti parametri come suggerimento/input di partenza o come targeting “costrittivo”:
In soldoni, togliendo la spunta “usa come suggerimento”, puoi ancora dire a Meta di targetizzare solo uomini o donne, ad esempio.
Conclusione: Meta spinge ancora sull’automazione, ma ti lascia un po’ più di margine per personalizzare il pubblico. Resta da vedere quanto peso avranno le tue indicazioni rispetto alle decisioni dell’algoritmo.
La fusione porta con sè anche un rebranding: le Advantage+ Shopping Campaigns cambiano nome e diventano Advantage+ Sales Campaigns, per riflettere meglio la loro applicabilità a una gamma più ampia di advertiser.
Ma attenzione: alcune delle caratteristiche che rendevano uniche le Advantage+ Shopping Campaigns stanno per scomparire per sempre.
In passato, le Advantage+ Shopping Campaigns funzionavano con un singolo ad set predefinito, senza possibilità di aggiungerne altri. Ora puoi utilizzare più ad set, ma per mantenere l’etichetta Advantage+ attiva, dovrai attivare la distribuzione dinamica del budget tra i gruppi (ex CBO).
In precedenza potevi inserire fino a 150 annunci, ma solo perché c’era un unico ad set. Ora, il limite sarà 50 annunci per gruppo. Se vuoi superare questa soglia, dovrai creare più ad set.
Non cambia la possibilità di testare molte creatività, ma servirà una gestione più attenta degli ad set.
Le ASC permettevano di impostare un tetto di spesa per i clienti già acquisiti. Questa opzione è stata eliminata.
Se vuoi controllare quanto budget destinare ai clienti esistenti, dovrai creare più ad set e gestire manualmente la distribuzione del budget, oppure escluderli totalmente sfruttando le “nuove” esclusioni di custom audience.
Ti ricordo infatti nuovamente che potrai escludere le custom audience e inserire suggerimenti sul pubblico per agevolare la ricerca del giusto target, sopratutto in fase iniziale per indirizzare l’algoritmo.
L’AI farà il suo lavoro, ma avrai comunque un certo margine di personalizzazione.
Se fai lead generation, la novità più interessante è il lancio delle Advantage+ Leads Campaigns. Così come per il mondo ecommerce e vendite, finalmente l’IA viene a supporto delle attività che fanno della raccolta contatti la loro strategia chiave di acquisizione.
Le funzionalità sono quelle viste finora, sia per le Lead Ads che per le campagne con atterraggio su sito web o app di messaggistica.
Secondo Meta, durante i primi test queste campagne hanno ridotto il costo per lead qualificato del 10% in media rispetto alle campagne tradizionali. Come? L’AI lavora in tempo reale per intercettare le persone più propense a lasciare i loro dati.
Fondamentale rimarcare l’accento sull’aggettivo qualificato: tutte le ultime novità a tema Lead Gen vertono proprio in questa direzione. Non solo quantità, anche qualità, se ovviamente supportata da dati e segnali forniti dall’inserzionista.
Meta sta spingendo sempre di più sull’automazione. Se usata nel modo giusto, può far risparmiare tempo e migliorare i risultati.
Ma la vera forza di Advantage+ sta nel trovare il giusto equilibrio:
Consulente di Web Marketing e Ecommerce, Esperto Facebook Ads e Google Ads con un passato da Giornalista Pubblicista. Public speaker e docente presso Università e Master. Autore del libro “Facebook Ads in pratica”.